domenica 30 dicembre 2007

i bombardamenti dei caccia continuarono



Gli insuccessi dei caccia rese rabbiosi i piloti che si esibivano in acrobazie incredibili dato l'andamento delle montagne e della profondità delle gole. Appunto le gole del Velino e di Antrodoco . I ponti costruiti nel 1880 resistettero. Non riuscendo a colpirli nel verso più agevole , cioè dalla direzione Marmorale Rapelle, si inerpicavano nei pressi della scritta DUX sul M.Giano e poi scendevano in picchiata, sganciando le bombe che sfioravano il tetto della nostra casetta e spesso non raggiungevano nemmeno la valle. Scoppiando ci inondavano di schegge roventi che bruciacchiavano l'erba. Un giorno ero solo con i due fratellini gemelli , mio padre e mia padre forse erano andati nella casa di Vignola per cuocere il pane nel forno. Tenendo Bruno sulle spalle e Ada per mano sono andato a portare con un secchiello (quelli usati per il pomodoro da cinque chili) il pastone ad un maialino nelle stalle. Durante il percorso dovemmo rifugiarci sotto un muretto, gli scoppi tremendi ci fecero impazzire : al termine la sorellina piangeva a dirotto e Bruno che era ancora sulle mie spalle dormiva. Credo per lo shock subito.
Oggi posso dire che quei piloti erano spesso fuori di testa perché dopo la ritirata dei tedeschi, avvenuta qualche mese dopo, passarono ancora nella gola di Madonna delle Grotte a pochi metri di altezza e inclinati a 90° quasi ad evitare le rocce sporgenti. E noi non avevamo ancora chiare le idee circa il nemico a cui sfuggire. Fantasie di ragazzini decenni penserà qualcuno, ma io ne sono certo. L'ultima volta ,spaventato dall'urlo dei motori mi ritrovai dentro la vasca per lavare i panni della fontana di vignola e vidi chiaramente la faccia del pilota a cui non sapevo come dire "guarda che non sono un nemico".

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