La strada che va verso l'Aquila era ormai percorsa da automezzi di ogni genere, tutti tedeschi.
Ma quel che caratterizzo quel traffico furono intere autocolonne di autotreni "gialli" che percorrevano a passo d'uomo la nostra statale . La valle si riempiva di un rombo continuo. I caccia non pattugliavano ancora la zona infatti i primi mitragliamenti e poi bombardamenti dei caccia si ebbero quando la mia famiglia si era già rifugiata a "Catena". La salita della Madonna e la strada per arrivare a Sella di corno faceva surriscaldare i motori degli autotreni carichi di bombe che , diceva mio padre andavano a rifornire le truppe verso Cassino. Un giorno , al km 7 circa un autotreno si fermòe andò a fuoco. La valle si riempi del colore giallo della colonna di autotreni.
Dopo un pò , dall'aia di casa mia vedemmo due o tre tedeschi correre all'impazzata nella piana antistante la chiesetta "Serani" (ora in rovina, purtroppo) ed iniziarono le esplosioni del carico di bombe di cui erano carichi. Corremmo tutti nel fosso e ci riparammo sotto i resti di un muraglione che i Romani hanno costruito per sostenere la strada che portava ad Amiternum. Là ci ritrovammo tanti Vignolari e anche qualche Antrodocano sfollato. Le bombe continurano per diverso tempo ad esplodere. Una ragazzina, nemmeno tanto piccola che non so chi fosse esattamente , abbraciata alla madre mi ricordo che domandò : mamma perchè ci ammazzano quì, il cimitero non c'è, era meglio ad Antrodoco.
(Quel muraglione si trova nel fosso, all'altezza del km.6 sul terreno, ora, di Saverio Tedeschini)
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RispondiEliminaContinuo a seguire la tua storia su quel periodo. Ad Antrodoco raccontavano che il cielo era completamente oscurato dal gran numero di bombardieri. Trovo la tua ricostruzione, e specialmente quando leghi insieme i luoghi, gli eventi, le date e la reazione della gente, e quella dei bambini, di altissimo valore per una storia locale da ricostruire.
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